Il primo, fondamentale aspetto in materia di cremazione riguarda le modalità per esprimere correttamente tale volontà. Come si fa a scegliere la cremazione? È la legge [1] a dircelo. La volontà di essere cremati deve essere espressa dal defunto o dai suoi familiari attraverso una delle seguenti modalità:
Dunque, la volontà di essere cremati può essere espressa:
A seguito della cremazione, è possibile che il defunto abbia manifestato la volontà (contenuta nel testamento, ad esempio) che le ceneri venissero disperse. Ebbene, anche la dispersione delle ceneri è disciplinata dalla legge, secondo cui la dispersione è consentita, nel rispetto della volontà del defunto, unicamente in aree a ciò appositamente destinate all’interno dei cimiteri o in natura o in aree private.
La dispersione in aree private deve avvenire all’aperto e con il consenso dei proprietari, e non può comunque dare luogo ad attività aventi fini di lucro; la dispersione delle ceneri è in ogni caso vietata nei centri abitati, mentre la dispersione in mare, nei laghi e nei fiumi è consentita nei tratti liberi da natanti e da manufatti.
Sono sempre più le persone che, per il tempo in cui non saranno più in vita, scelgono la cremazione del proprio corpo anziché la classica inumazione. Si tratta di una scelta più che legittima, perfettamente consentita dalla legge. Devi sapere, però, che essere cremati non è cosa tanto semplice: l’ordinamento giuridico italiano, infatti, prevede una serie di adempimenti che devono essere rigorosamente rispettati, pena non solo l’impossibilità di procedere a tale pratica, ma perfino il rischio di incorrere in reato. Come fare per essere cremati?
Come appena detto, sul finire del precedente paragrafo, la cremazione consente ai familiari del defunto di poter conservare con sé l’urna contenenti le ceneri del defunto. Si tratta di una terza via differente da quella della tumulazione e dell’inumazione.
Affinché le ceneri del defunto possano essere conservate in casa, occorre che:
La consegna ai familiari deve essere verbalizzata e deve essere data idonea garanzia affinché i luoghi in cui le urne sono collocate non vengano profanate, ovvero che l’urna non possa essere spostata: infatti, una volta affidata, l’urna non può essere spostata a proprio piacimento, ad esempio portandola con sé in una diversa abitazione. Anche in questo caso, infatti, occorrerà una specifica autorizzazione.
L’alternativa alla dispersione delle ceneri è, ovviamente, quella della loro conservazione. Secondo la legge, fermo restando l’obbligo di sigillare l’urna, le modalità di conservazione delle ceneri devono consentire l’identificazione dei dati anagrafici del defunto e sono disciplinate prevedendo, nel rispetto della volontà espressa dal defunto, alternativamente, la tumulazione, l’inumazione o l’affidamento ai familiari.
Dunque, anche l’urna contenente le ceneri del defunto può essere interrata (inumazione) oppure conservata in un loculo del cimitero (tumulazione); in alternativa, l’urna, debitamente sigillata, può essere conservata in casa, nel rispetto di determinate norme.
Per ottenere l’autorizzazione per tenere le ceneri del defunto in casa occorre presentare istanza scritta all’ufficiale dello stato civile del comune di decesso. Alla domanda occorre allegare copia conforme, anche per estratto, del testamento pubblicato, altrimenti la volontà verrà sottoscritta dal coniuge, o dal parente (o parenti) più prossimo, al quale è stato lasciato l’incarico morale di provvedere in sua vece.
Avere un’urna cineraria in casa comporta degli obblighi. La manomissione dei sigilli o la dispersione senza autorizzazione dell’ufficiale dello stato civile, infatti, comporta responsabilità penale. La corretta collocazione e tenuta dell’urna è soggetta a controlli della polizia municipale.
Nel caso in cui non si voglia più tenere in casa l’urna con le ceneri del defunto, occorre fare un atto di rinuncia all’affidamento delle ceneri presentando una dichiarazione sottoscritta ed indirizzata sempre all’ufficiale dello stato civile, restituendo l’autorizzazione ed impegnandosi alla collocazione dell’urna, a proprie spese, presso un cimitero.
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Abbiamo visto finora come fare per essere cremati, quale procedura occorre seguire e come consentire ai familiari di conservare il ricordo del proprio caro defunto presso la propria abitazione. Cosa succede se una salma dovesse essere cremata in violazione di legge, cioè senza rispettare tutto quanto detto nei paragrafi precedenti?
Devi sapere che una cremazione irregolare rischia addirittura di diventare reato. Il codice penale punisce la distruzione, la soppressione o la sottrazione di cadavere [2]:
La cremazione delle spoglie potrebbe astrattamente rientrare nell’ipotesi di distruzione di cadavere, così come la dispersione delle ceneri potrebbe ricondursi al reato di soppressione
Secondo la legge, non costituisce reato la dispersione delle ceneri di cadavere autorizzata dall’ufficiale dello stato civile sulla base di espressa volontà del defunto. La dispersione delle ceneri non autorizzata dall’ufficiale dello stato civile, o effettuata con modalità diverse rispetto a quanto indicato dal defunto, è invece punita con la reclusione da due mesi a un anno e con la multa da 2.582 a 12.911 euro.
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